Miglioramento continuo
Il miglioramento continuo, diverso dalla reingegnerizzazione aziendale, consiste nell’inserimento di piccoli cambiamenti nei sistemi di produzione o nei circuiti organizzativi, allo scopo di ottenere un aumento lieve ma costante del livello di qualità dell’azienda. Le aziende che optano per questo sistema impostano periodicamente gruppi di lavoro multi dipartimentali che si occupano di individuare problemi o aree di miglioramento, proporre soluzioni e implementarle seguendo un percorso predefinito.
I cambiamenti non sono “traumatici” e, pertanto, sono accettati positivamente e in maniera naturale dai dipendenti.
In generale, non si ottengono benefici enormi a breve termine
La loro implementazione non richiede investimenti eccessivi né un grande sforzo da parte dei dipendenti
A volte, i competitor dell’azienda potrebbero sorprendere con azioni più rischiose e aggressive
Si ottiene un miglioramento graduale, progressivo e continuo della qualità, dell’efficacia e della redditività dei processi
Reingegnerizzazione dei processi
Quando un’azienda decide di realizzare una riprogettazione radicale e una riconcettualizzazione della propria organizzazione, del sistema di produzione e/o delle dinamiche di lavoro, si parla di reingegnerizzazione dei processi aziendali.
In questo caso i cambiamenti sono repentini e di vasta portata, e hanno come obiettivo quello di migliorare in modo rapido e significativo il livello produttivo o la qualità dei prodotti e dei servizi. La reingegnerizzazione dei processi comporta di solito l’eliminazione totale del processo precedente, in quanto considerato inefficace e obsoleto.
Se le decisioni che si prendono sono giuste e se vengono implementate in maniera adeguata si possono ottenere miglioramenti significativi in efficacia, efficienza e produttività, raggiungendo un bilancio globale molto positivo
I cambiamenti della reingegnerizzazione dei processi aziendali sono radicali e possono essere accolti da alcuni dipendenti con disagio e difficoltà di adattamento
I risultati della reingegnerizzazione dei processi aziendali sono tangibili e a breve termine
È la soluzione che implica maggiore rischio per la possibile inadeguatezza dei dipendenti e i notevoli investimenti che richiede
Miglioramento continuo vs reingegnerizzazione dei processi
La domanda è inevitabile: quale dei due sistemi è il migliore?
In linea di principio, il miglioramento continuo è il metodo più naturale e meno traumatico per cercare la qualità e l’eccellenza in un contesto di gestione dei processi.
Ricordiamoci sempre del principio di Pareto: Il principio afferma che circa il 20% delle cause provoca l’80% degli effetti, quindi con lo stesso principio è corretto affermare che elencando i problemi in ordine di priorità di otterrà l’80% del beneficio risolvendo il primo 20% di questi.
La semplicità d’implementazione del miglioramento continuo, il buon senso applicato, la pragmaticità delle soluzioni da intraprendere e le positive esperienze delle aziende che già la applicano…. ne fanno il sistema più pratico, efficace e raccomandabile per la maggior parte delle imprese e degli scenari.
Tuttavia, in determinate situazioni, all’azienda non resta altra opzione che assumersi dei rischi e introdurre cambiamenti radicali attraverso la reingegnerizzazione dei processi aziendali. Per esempio quando:
- i costi sono troppo elevati
- il sistema di produzione è inutilizzabile, obsoleto e inefficace
- i prodotti o servizi non hanno un buon riscontro sul mercato
- l’azienda si trova in una posizione di svantaggio rispetto alla concorrenza